Decadenza, sospensione e rinuncia agli studi

La classificazione di decadenza degli studi viene applicata qualora lo studente non superi almeno un esame per otto anni consecutivi. Tale classificazione non si applica nei confronti degli studenti che non abbiano conseguito la sola tesi finale. Lo studente in decadenza non ha più diritto ad effettuare trasferimenti/passaggi e altre procedure didattiche; tuttavia può chiedere il rilascio della certificazione della carriera svolta, dichiarata decaduta. Qualora lo studente in decadenza intenda riprendere gli studi, deve ripetere la procedura di immatricolazione (esame di ammissione e pagamento delle rette).

Nel caso in cui lo studente intenda frequentare altri corsi di studio presso altre Università o Istituti esteri, o per altre cause opportunamente giustificate e documentate (lavorative, di salute, ecc.), può chiedere la sospensione degli studi per uno o più anni. Questo non comporta la decadenza della carriera e dei crediti acquisiti. Tuttavia, anche le attività svolte all’estero devono essere opportunamente documentate, e vengono riconosciute, secondo le modalità stabilite dalla Direzione della SSML, ai fini della carriera, purché esse siano coerenti con le norme didattiche applicate secondo il Decreto 38/2002. La sospensione non può durare per più di otto anni.

Infine, in base alle norme vigenti, lo studente può effettuare la rinuncia agli studi, tramite la compilazione di un modulo reperibile presso la Segreteria Studenti o disponibile sul sito (clicca qui). Il modulo, opportunamente compilato e completo di marca da bollo, dovrà essere consegnato in Segreteria Didattica allegandovi il libretto. Lo studente deve dimostrare di essere in regola con il pagamento della retta e non ha alcun diritto alla restituzione delle tasse già versate.

Attenzione: la rinuncia agli studi è irrevocabile e causa l’annullamento della carriera svolta. Tuttavia, essa non esclude che lo studente possa effettuare una nuova immatricolazione e, eventualmente, secondo i limiti stabiliti dalla Direzione, che i CFU acquisiti precedentemente vengano riconosciuti.

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