LA GABBIANELLA SEPÚLVEDA È VOLATA VIA…

Ci ha lasciati ieri, all’età di 71 anni, lo scrittore cileno Luis Sepúlveda. Aveva contratto il Covid-19 ed era ricoverato ad Oviedo da fine febbraio.

La vita di Luis Sepúlveda

Giornalista, sceneggiatore, poeta, regista e attivista, Sepúlveda nasce nel 1949 e passa la sua infanzia a Valparaíso, in Cile, con il nonno paterno e uno zio, entrambi anarchici, che gli instillano l’amore per i romanzi di avventura. La sua vocazione letteraria si manifesta molto presto: inizia a scrivere racconti e poesie per il giornalino della sua scuola. Si trasferisce in Russia nel 1969, dopo aver vinto una borsa di studio per l’Università Lomonosov di Mosca. Dopo pochi mesi, però, deve rientrare in Cile perché viene espulso a causa di alcuni suoi comportamenti poco adeguati alla morale proletaria.

Durante la giovinezza fa parte della Gioventù Comunista e poi del Partito Socialista. Coinvolto nel colpo di stato militare di Pinochet, viene incarcerato e torturato ma, grazie all’intervento di Amnesty International, viene liberato e torna a comporre rappresentazioni teatrali fortemente ispirate alle sue idee politiche. Il suo temperamento ribelle gli procura una serie di contrasti con le forze politiche e militari dell’epoca, cosa che lo costringe a spostarsi in vari paesi (Svezia, Brasile, Paraguay, Ecuador, Nicaragua). Dopo la vittoria nella rivoluzione con le Brigate Internazionali Simon Bolivar inizia anche la carriera di giornalista e si trasferisce in Europa. Si stabilisce in Francia per un lungo periodo ed ottiene la cittadinanza francese.

Il suo continuo spostarsi gli permette di imparare e parlare fluentemente inglese, francese e italiano. Dal 1982 lavora per Greenpeace, prima come membro di equipaggio e poi come coordinatore. Il resto della sua esistenza lo trascorre in Spagna, dal 1996 ad oggi.

Le opere

Le sue opere più famose in assoluto sono Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Tutte le favole, Patagonia Express, Le Rose di Atacama, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico e l’ultimo, pubblicato nel 2018, Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa. Quasi tutta la sua produzione è stata tradotta in italiano da Ilide Carmignani, traduttrice di spicco del panorama editoriale italiano nell’ambito della letteratura ispanoamericana e sua collaboratrice da più di 20 anni.

Sepúlveda e i traduttori

Sepúlveda ha sempre provato una forte ammirazione per il lavoro dei traduttori editoriali, senza il quale, afferma, il mondo sarebbe stato “poverissimo”. In questa intervista di Dario Migliardi per La Stampa, in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino del 2011, ci racconta il suo punto di vista sul ruolo del traduttore, un inestimabile veicolo di cultura attraverso popoli e culture.

 

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